PELLEGRINAGGIO AI LUOGHI DI SANTA RITA DA CASCIA
Giulia Zappi
Domenica 25 maggio, in una splendida giornata di sole, alle ore 7,00 in punto, siamo partiti alla volta dell’Umbria. Il numeroso e affiatato gruppo era guidato dal sorridente vice parroco don Anselmo e dal simpatico diacono Luigi. Dopo le lodi mattutine, una prima sosta è stata la “pausa caffè” per poi ripartire verso Cascia, ma la strada lunga e tortuosa piena di curve ha messo in seria difficoltà alcuni di noi.
Il Santuario, dove sono venerate le spoglia mortali della Santa, è un ampio complesso religioso che accoglie i pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Rita è conosciuta come la santa delle rose, della famiglia, dei “casi impossibili”, della pace. Nacque a Roccaporena, una frazione del comune di Cascia, nel 1381. Sposò per volere dei genitori, Paolo Mancini, uomo “violento”. In seguito il marito verrà ucciso e i figli, che avrebbero voluto vendicare la morte del padre, morirono di peste in un lazzaretto. Rita rimasta sola seguì la vocazione alla vita religiosa, chiese di essere accolta nel monastero delle agostiniane. In un primo momento fu rifiutata, poi, dopo vari tentativi, vi entrò e per più di 40 anni, vi condusse vita austera e di preghiera. La ferita sulla fronte (spina di Cristo) le resterà impressa fino agli ultimi anni di vita. Morì all’età di 76 anni, il 22 maggio 1457.
Il santuario di santa Rita, tra i più famosi e visitati d’Italia, deve la sua costruzione alla tenace volontà di madre Maria Teresa Pasce. Fu inaugurato nel 1947 è in stile neo-romanico con influssi bizantini. Dopo una rapida visita al roseto e al monastero, alle ore 12,00 ci siamo diretti alla Sala della Pace per la solenne celebrazione della santa messa.
L’enorme sala può contenere circa 700 persone, è uno spazio polivalente, inaugurato nel 2008 da mons. Riccardo Fontana (allora arcivescovo di Spoleto-Norcia). Subito dopo la celebrazione eucaristica, ci siamo ritrovati tutti insieme al ristorante per un momento ricreativo e conviviale
La seconda tappa è stata Roccaporena, 6 Km distante da Cascia. Appena arrivati, alcuni di noi, tra i più coraggiosi, hanno scalato lo “scoglio sacro”, luogo dove santa Rita si raccoglieva in preghiera. Lo “scoglio” è uno sperone roccioso di circa 120 metri di altezza. È inglobato in una piccola cappella per preservarlo dalle intemperie. Presso la cappella sgorga un’acqua fresca e cristallina che i devoti chiamano l’acqua di santa Rita. Una scalinata di circa 330 gradini, conduce alla sommità, lungo il percorso sono collocate le 14 stazioni della via Crucis. La bellezza della natura e la semplicità del luogo si fondono in perfetta armonia.
Una statua bronzea di santa Rita accoglie a braccia aperte i visitatori del borgo: vi è rappresentata come una semplice donna del popolo.
A Roccaporena si può visitare la casa natale della Santa. La chiesa medievale di san Montano (sec XII), la più antica del borgo, che prende il nome dal monaco eremita siriano protettore del posto. Fu in questa chiesa che santa Rita iniziò il suo cammino di fede ed è qui che fu celebrato il suo matrimonio. La casa maritale di santa Rita è una cappella aperta al culto già dal 1629. Qui, il suo santuario sorge al centro di un bel quadriportico in pietra bianca locale, fu consacrato nel 1948. Dopo aver visitato tutti questi santi luoghi, verso le ore 18,00 abbiamo intrapreso il viaggio di ritorno che ci ha riportati alla nostra bella Cattedrale di La Storta.
Personalmente sono stata molto felice di questa esperienza e desidero concludere con un cordiale saluto e ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e organizzato il pellegrinaggio nella speranza di rivederci al prossimo.
Orari Sante Messe:
Chiesa Cattedrale
Feriali: ore 18.30
Festive:
Sabato: ore 18.30
Domenica: ore 8.30 - 11.00 - 18.30
Cappella della Visione S. Ignazio di Loyola
Feriali: ore 7,30 (Lun.- Ven.)
Cappella S. Giovanni Calabria
Domenica: ore 9.30
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