CELEBRAZIONE ECUMENICA 2022

Sabato 23 gennaio la nostra comunità si è riunita per una serata di preghiera con altre etnie presenti nella nostra Diocesi. Essa ha dato vita al tradizionale appuntamento di preghiera per l’unità dei cristiani, voluto dall’Ufficio diocesano per il dialogo ecumenico. In tal modo diamo corpo all’ottavario di preghiera che ogni anno vede impegnate le Chiese di tutto il mondo dal 18 al 25 gennaio. Oltre al nostro parroco don Giuseppe, a don Andres e al diacono Enzo Crialesi, direttore dell’ufficio Migrantes della Diocesi che ha proclamato il santo vangelo, erano presenti una decina di sacerdoti  tra i quali P. Isidor e P. Valentin della Chiesa cristiano copta romena e don Isidor della comunità cattolica romena. Ha presieduto la veglia mons. Gianni Righetti delegato dal vescovo Ruzza per il Sinodo diocesano.  Dopo il canto iniziale guidato dal coro della chiesa cattedrale, è cominciata la celebrazione ecumenica della Parola di Dio. Vedere riuniti i sacerdoti di varia provenienza, lingua e cultura, pregare insieme e condividere gli stessi propositi di  bontà e di esperienza fraterna, è stato un momento di grande significato  a conferma che la comunione nelle differenze mostra il vero volto di Dio offerto dalle Chiese cristiane.  Dopo aver fatto la professione di fede secondo la tradizione delle Chiese orientali, c’è stato un altro momento  significativo, quando i partecipanti  sono stati invitati a farsi avanti e ad apporre una stella su un trappo di stoffa azzurra a simboleggiante il cielo di notte,  allestito accanto all’altare. In cima al drappo campeggiava una grande stella a rappresentare il Signore Gesù, la spiegazione del segno è stata offerta dalla preghiera stessa: “Mentre camminiamo verso questa meta, possano le nostre vite dare insieme luminosa testimonianza, affinché altri possano pervenire alla conoscenza di Cristo”. Questa celebrazione ha confermato ancora una volta che, la Parola di Dio ricevuta e annunciata da tutti i cristiani, è ciò che unisce le Chiese e le Comunità. Essa è in grado di dare obiettivi comuni di pace e di fraternità, e di illuminare il cammino per raggiungerli.

 

Roberto Franco