Con la festa dell'accoglienza, si apre l'anno catechistico 2023/2024.
Domenica 8 ottobre, alle ore 16,00, ci si ritrova tutti insieme in parrocchia per condividere momenti di gioco e convivialità. Cliccare sull'immagine per ingrandirla
"Dopo scuola con noi".
Tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 18.30 faremo i compiti insieme e non solo!!!
SI COMINCIA IL 23 OTTOBRE
ISCRIZIONI IN SEGRETERIA O AL CENTRO DI ASCOLTO CARITAS.
Vi aspettiamo!!!
Info: caritas@sacricuorilastorta.org
wapp: +39 320 705 7338
La Caritas parrocchiale per il nuovo anno scolastico 2023/2024 vuole sostenere le famiglie in difficoltà e promuove l'iniziativa che si può leggere nella locandina qui accanto.
Per l'ingrandimento cliccare sull'immagine
Inizia l'anno catechistico 2023/2024 con la festa dell'accoglienza, le iscrizioni sono sono aperte fino al 6 ottobre.
Dal 25 febbraio parte il nuovo gruppo ministranti, un'occasione per ragazze e ragazzi dagli 8 anni in su, per una crescita nel servizio.
Per partecipare basta compilare il modulo, che potete chiedere in sagrestia, alle catechiste, ai capi scout ed in segreteria e riconsegnarlo compilato.
Dal latino “ministrans”, cioè colui che serve, secondo l’esempio di Gesù che non ha esitato Egli stesso a servire per primo e che invita a fare anche noi la medesima cosa amando i nostri fratelli.
Allora non indugiare ancora! Ti aspettiamo!!!
01 ottobre 2023 - XXVI domenica del T.O.
01 ottobre 2023
Con la Festa dell’Accoglienza di domenica prossima (8 ottobre) avvieremo le attività parrocchiali per il nuovo anno pastorale. Nello specifico vivremo un pomeriggio di fraternità, sperimentando quello che dovrebbe essere lo stile comunitario normale di ogni cristiano.
In tale occasione inaugureremo la frase tematica che verrà esposta in chiesa e accompagnerà il nostro cammino nei mesi che verranno, rimanendo visibile sulla parete della sacrestia. Il tema pastorale avrà un chiaro riferimento alla Madonna, in concomitanza con l’anno mariano indetto dal Vescovo nelle settimane scorse e che sarà aperto dal Cardinale Stella nel pomeriggio dell’8 dicembre prossimo.
Allora tutto l’anno saremo accompagnati dalla frase evangelica: “La Madre dice ai servi: Fate quello che vi dirà” (Gv 2,5). Essa ci aiuterà a mettere il focus su tre attori fondamentali dell’esistenza cristiana: anzitutto Gesù, indicato nella seconda parte della frase con un pronome relativo. Egli è il nostro Signore che dà a tutti le coordinate e lo stile per una vita autenticamente cristiana, e dunque salvata (dal male nel presente e dalla morte eterna nell’aldilà). Poi “La Madre”, cioè Maria la genitrice di Gesù. È lei che con la sua tenerezza e vicinanza al Figlio, garantisce uno sguardo provvidenziale su tutti i discepoli. Grazie alla sua mediazione Gesù interviene perché ognuno abbia “il vino nuovo” della gioia e dell’appartenenza con gusto ed entusiasmo al Regno. Infine “ i servi”, quindi tutti noi seguaci del Vangelo. Il titolo di servi potrebbe sembrare mortificante per tanti che amano sentirsi principi e assumono atteggiamenti di chi vuole sentirsi al centro del mondo, pretendendo che tutti siano a propria disposizione. Ma in realtà qui si parla del servizio come tratto caratteristico del cristiano. Servizio da protagonisti nella costruzione del regno di Dio. Perciò l’essere servo” va considerato come un titolo d’onore. Potrei sintetizzare così: È meglio essere servi di Dio, da qui all’eternità, che sentirsi illusoriamente padroni del mondo per pochi anni sulla terra. Anni portati avanti con la presunzione di essere al di sopra di tutti, cui tutto è dovuto… quando poi di tutto questo non rimarrà neanche il ricordo. La verità è che, nella misura in cui viviamo da servi, Dio ci promuove alla dignità di figli e ci dà l’eredità eterna.
Buona domenica. Don Giuseppe
01 ottobre 2023- XXVI domenica del T.O.
Prepariamoci a celebrare con fede il Sacramento del matrimonio.
Accenni di storia sul cammino dei pellegrini sulla via Francigena verso la sede di Pietro a Roma.
La nostra parrocchia Cattedrale è diventata l'ultima sosta di questo lungo pellegrinaggio e la comunità cristiana de la Storta ha ereditato dalla storia l'antica vocazione dell'accoglienza e del passaggio.
Trovi tutte le foto della Parrocchia nella Galleria
La FESTA dei SACRI CUORI, ancora quest’anno, si è confermata una bella consuetudine per il nostro territorio.Tanti della Storta e, non solo, si sono riversati negli spazi predisposti per l’accoglienza.
Il pellegrinaggio all’abbazia di Fossanova è stata guidata dal nostro parroco don Giuseppe Colaci.
In un clima di gioia, fratellanza l’intera comunità parrocchiale, guidata dal parroco don Giuseppe Colaci che sempre si contraddistingue per il suo stile di artigiano e costruttore di relazioni fondate sul Signore, si è riunita nell’ultima domenica di Avvento per un momento di festa, di musica, di canto e preghiera.
UN ALBERO CHE INVITA AL CIELO
Ancora quest’anno si è rinnovato l’incanto dell’accensione dell’ “albero della preghiera”.
Dopo una lunga pausa forzata dovuta alla pandemia finalmente ecco il treno Bianco diretto a Lourdes, la sottosezione Unitalsi di Porto-Santa Rufina ha partecipato al pellegrinaggio dal 20 al26 ottobre. Ansia, emozioni, preoccupazioni e richieste nel cuore da portare alla nostra “mamma”.
Finalmente, dopo 3 anni, è stato possibile riorganizzare un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo: il 24 e il 25 giugno. E così la mattina presto del 24 giugno un pullman di 43 persone della nostra parrocchia, accompagnati da don Anselmo è partito per un'esperienza di preghiera e di fraternità.
Finalmente domenica 21 maggio, festa dell’ascensione, si è potuto realizzare il pellegrinaggio alla basilica di Collemaggio a L’Aquila che è fallito il 29 aprile a causa dei pochi iscritti.
Nella IV domenica di Avvento la comunità parrocchiale accoglie le dodici coppie che hanno partecipato al cammino di formazione prematrimoniale.
Come tradizione, in questa giornata conclusiva dell'anno liturgico, si è svolto in Cattedrale il XVIII raduno dei cori della nostra diocesi Dodici cori hanno animato il concerto nella nostra chiesa cattedrale. Cattedrale.
«Perché Ignazio vedeva la croce? Perché nella croce aveva scoperto il senso della vita», così nell'omelia il vescovo Gianrico Ruzza ha centrato tutta la liturgia celebrata alla Storta questa mattina per la Festa della Visione del santo di Loyola.